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Sanzioni per ciclomotori alterati e disposizioni in materia di circolazione dei ciclomotori

Inasprite le sanzioni per i ciclomotori alterati:
- chi fabbrica, produce, pone in commercio o vende ciclomotori che sviluppino una velocità superiore a quella prevista è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.000 a 4.000.
- chi effettua sui ciclomotori modifiche idonee ad aumentarne la velocità oltre i limiti previsti è soggetto ad una sanzione da euro 779 a 3.119.
- chiunque circoli con un ciclomotore non rispondente ad una o più delle caratteristiche o prescrizioni indicate dal Codice della strada o nel certificato di circolazione, ovvero che sviluppi una velocità superiore a quella prevista, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559
- chi circola con un ciclomotore munito di una targa i cui dati non siano chiaramente visibili è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 78 a 311.

Tali disposizioni sono entrate in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della riforma del Codice della strada, ossia il 30 luglio 2010.

I ciclomotori già in circolazione non in possesso del certificato di circolazione e della targa, devono conseguirli, secondo un calendario stabilito con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Decorsi diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della riforma del Codice della Strada, chiunque circoli con un ciclomotore non regolarizzato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559.