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I dati presentati a livello locale

I dati presentati a livello locale consentono di costruire un profilo del parco circolante novarese e di trarre alcune considerazioni a riguardo.

Il primo rilievo è che si tratta di un parco auto di 300.000 unità, di cui 75.000 unità, ossia circa il 20%, rientrano tra le autovetture Euro 0 ed Euro 1, sottoposte a regimi di restrizione per emissioni di gas inquinanti. Il turnover tra le vetture radiate e quelle nuove acquistate è soltanto del 1,61 %, quindi un avvicendamento molto lento, con mezzi adeguati alle normative vigenti.

In secondo luogo il 40% del circolante è composto da vetture Euro 1 benzina o Euro 2 che comunque negli anni 2008/2009 saranno a loro volta assoggettate a restrizioni. In particolare si evidenzia un grave problema per le categorie legate al commercio in quanto, all’interno delle percentuali qui indicate, circa un altro 40% è composto di mezzi destinati al commercio, al trasporto merci o attrezzati a negozio merci.

Infine, soltanto il restante 40% è composto da vetture Euro 3 ed Euro 4 di recente costruzione.

Una famiglia tipo novarese, composta da tre persone, possiede un’auto e mezza, normalmente di media cilindrata, con un’età di 2 o 3 anni o più e quasi sempre alimentata a benzina. Esiste, infatti, una scarsa abitudine all’acquisto di autovetture ad alimentazione alternativa od ecologica (GPL o metano) che, peraltro, sono quelle incentivate dai contributi regionali.

Non c’è da stare allegri considerato che i provvedimenti di restrizione alla circolazione non sono essi stessi un problema, ma solo un tentativo di arginare il vero problema creato alla salute di tutti noi cittadini, in particolare del bacino padano, dall’inquinamento dell’aria rilevabile ormai con soglie costantemente superiori a quelle considerate tollerabili dal Protocollo di Kyoto.